REVIEW PARTY: The in between - Marc Klein
TITOLO: The in between
AUTRICE: Marc Klein
TRAMA: Tessa ha diciassette anni, non ha mai conosciuto l’amore né, così pensa, lo conoscerà mai. Dopotutto, una come lei, abbandonata dai genitori e catapultata per anni in una girandola di famiglie affidatarie, probabilmente non se lo merita nemmeno. Poi però, un giorno, incontra Skylar e tutto cambia. Perché questo ragazzo così bello, profondo e sicuro di sé, con ostinazione e pazienza, riesce a vincere le sue resistenze e a mostrarle quanta gioia si può provare se solo si trova il coraggio di aprire il proprio cuore.
E così tra loro nasce, e cresce, un amore potente, e grande, uno di quegli amori che la gente può solo sognare o vedere nei film. Ma una notte succede qualcosa che rompe l’incanto. Tessa si risveglia da sola in ospedale. Non ricorda niente. Poi arriva la doccia fredda: Skylar è morto.
Incapace di accettare la scomparsa del ragazzo, Tessa va alla ricerca di spiegazioni. Cosa è successo quella notte? E perché da allora intorno a lei accadono eventi inspiegabili? Forse Skylar sta cercando un modo per mettersi in contatto con lei dall’Aldilà ? Se è così, allora, forse c’è ancora la possibilità di rivederlo un’ultima volta e di scoprire la verità sulla notte terribile in cui il suo cuore si è spezzato.
RECENSIONE
Buongiorno!
Vi porto oggi la recensione di The in between.
Come al solito i miei ringraziamenti alla casa editrice e alle ragazze che hanno organizzato l'evento!
Faccio una premessa: quando mi è stato proposto di leggere questo romanzo ero molto esaltata all'idea. Conoscevo la storia e sapevo che sarebbe anche uscito il film su netflix - che ho volutamente deciso di non vedere per non rovinarmi la lettura - quindi mi sono gettata con entusiasmo sul file, iniziando a macinare i primi capitoli non appena mi è stato inviato.
Tuttavia l'esaltazione è un po' scemata quando mi sono addentrata nella storia.
Lo stile non mi è dispiaciuto. L'ho trovato abbastanza introspettivo ma non nel modo da creare un rallentamento eccessivo della narrazione. Tuttavia al tempo stesso non mi ha nemmeno fatta impazzire.
E' uno stile semplice e pulito e forse io cercavo qualcosa di diverso.
Stessa cosa per quanto riguarda la storia e le dinamiche tra i protagonisti: mi sono sembrati delle campane che hanno già suonato tantissime altre volte e meglio. Privi del sentimento che dovrebbero suscitare, non sono riuscita a far aderire nessun tipo di sensazione - positiva e non - alla mia pelle.
E' un vero dispiacere che il libro non susciti grandi emozioni, perché ero sicura che le premesse ci fossero tutte, ma evidentemente non sono state sfruttate in pieno.
L'ho trovato prevedibile in ogni sua forma, ben strutturato ma privo di veri e propri colpi di scena capaci di impressionarmi.
So che non si tratta di un fantasy, che questo è un genere molto light e rivolto a un pubblico più giovane di me, ma ci sono rimasta un po' male.
Mi aspettavo davvero molto di più dalla storia e dai protagonisti.
Con tutto questo non voglio dire che il libro non sia buono e che non sia in grado di catturare il lettore.
Ci sono anche molti messaggi molto belli e profondi, sicuramente in grado di colpire positivamente il pubblico più giovane. Si parla di dolore e morte, ma anche di rinascita. Ci viene mostrata l'oscurità e il modo in cui uscirne e cercare la luce.
Ovviamente, come ho già detto, questo poteva essere fatto meglio. Sembra che questo aspetto sia stato trattato con sufficienza, quando invece, calcandoci di più la mano, avrebbe potuto creare un mondo di meraviglie.
The in between è un libro molto carino e piacevole, leggero ma non abbastanza leggero da poter pensare di leggerlo per rilassarsi - o forse sono io che mi lascio un po' troppo trasportare e quando l'ho letto non ero proprio serenissima e predisposta mentalmente alla lettura di una storia come questa.
Lo considero un romanzo assolutamente valido, l'unico problema è quanto mi aspettavo io dalla storia e forse il periodo in cui l'ho letto.
Consiglio il romanzo a tutti gli amanti del romance/sick lit (nemmeno sapevo che esistesse come genere prima di fare qualche ricerca al riguardo).
Non so però se consigliarvi la lettura del romanzo o la visione del film.
Io personalmente vedrò anche quest'ultimo per fare una sorta di comparazione e capire quale metodo narrativo è il migliore per questa storia. Perché una storia, narrata con un mezzo diverso, può completamente cambiare. Per questo penso che, forse, il film possa arrivare a piacermi di più.
Sicuramente ci saranno delle diversità , che ormai ho imparato ad accettare.
Un romanzo non è il film, un film non è un romanzo.
Il tempo a disposizione per la narrazione e il modo in cui vengono veicolate informazioni varie è diverso e va accettato.
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