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La casa viola - Marco Erba

 Non voglio dimenticare chi sono e le persone che mi vogliono bene. Non voglio una vita perfetta, voglio una vita felice. Non c'è felicità senza ricordo, senza amore. Non c'è felicità senza dolore.

COLLABORAZIONELa casa viola - Marco Erba


TITOLO: La casa viola

AUTRICE: Marco Erba

TRAMALa vita di Clelia è perfetta… c’è solo un elemento stonato: la Casa Viola, una inquietante costruzione, che si dice essere abitata da un vecchio mostruoso. Un giorno, la Casa Viola comincia ad attrarre Clelia con una forza inspiegabile. Non solo: una serie di strane visioni turbano la ragazza, aprendo crepe nella sua esistenza perfetta. Clelia scoprirà così il dolore e la perdita e guarderà in faccia l’imperfezione della vita: non esistono mondi ideali, i limiti sono l’unica strada per crescere. Immergendosi nella realtà, capirà che gioia e dolore non sono mai separati, che anche la sofferenza può essere la strada per una felicità più piena.


Una storia di crescita e formazione, che mostra come ogni ostacolo possa diventare una rampa di lancio.


RECENSIONE


Buongiorno a tutti!

E' con enorme piacere che oggi vi parlo della prima collaborazione per la collana ÀncoraWow.

Si tratta di un libro per ragazzi che si rivolge agli studenti dell'ultimo anno delle elementari e dei primi delle medie - ma non nascondo di aver provato un certo coinvolgimento a leggere questa storia, io che sicuramente sono al di là degli anni scolastici ormai.

Ci sono libri che ci fanno tornare bambini e per quanto la trama appaia semplice, nel suo insieme, racchiudono storie davvero dolci e capaci di trasmettere messaggi molto importanti... soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo ne abbiamo un forte bisogno.

La casa viola è un volume di circa 144 pagine che è facile finire nel giro di un paio di giorni. Dipende dalla velocità di lettura e interesse - ma su quest'ultimo vi assicuro che è impossibile che la storia di Clelia non susciti attenzione da parte del lettore.

Attraverso Clelia e la sua storia, il lettore - qui inteso come il lettore del target, ovvero un ragazzo - viene traghettato verso il dolore che causa una perdita e la sua conseguente accettazione, attraverso il ricordo e la trasformazione. Si tratta di un argomento che viene affrontato poco, evitato come qualcosa di scomodo per questo ritengo che sia molto importante sensibilizzare i ragazzi prima di tutto. Parlare di certe cose non è una debolezza né dovrebbe causarci vergogna. Il primo passo per superare è una perdita è l'accettazione, ma soprattutto accettare il dolore e trasformarlo.

Tuttavia il libro non è solo questo.
Sono sicura che l'idea di un forte messaggio potrebbe scoraggiare i ragazzi più curiosi e avventurosi da questa lettura. Dopotutto, alla loro età, difficilmente vogliamo sentirci fare una sorta di predica da un libro, facendo passare un concetto semplice per una lezione trita e ritrita.

Per questo ci tengo a specificare che La casa viola è ricca di mistero e avventura, coinvolgente fino all'ultima pagina.

Il messaggio che trasmette è nascosto tra le righe ma in bella mostra, non distoglie dalla lettura né tantomeno dalla storia o dal suo fulcro.

Guardate, infatti, quanto appare terrificante quella casa sullo sfondo della copertina.

Quanti di voi vorrebbero andare a vedere cosa si cela al suo interno?
Si dice che sia abitata da un vecchio mostruoso... ma perché non avvicinarsi e dare una sbirciatina?

E' così che iniziano le storie migliori, e le più grandi avventure: seguendo un richiamo impossibile da ignorare, facendo qualcosa che ci spaventa perché è dalla pausa che sboccia il coraggio.

Sarebbe una lettura da affrontare a scuola, a mio avviso.

Quando io stessa ero alle elementari, durante le ore di italiano ci ritagliavamo un piccolo spazio di un'oretta in cui leggere un libro assieme. A turno venivamo istruiti a una corretta pronuncia e lettura, andando avanti con la storia del libro scelto dagli insegnanti.

Consiglio vivamente La casa viola, sia per la sua scorrevolezza che per la sua lunghezza - non si tratta di un mattone impegnativo e, ovviamente, per la storia e il forte messaggio trasmesso.

Ho parlato di scorrevolezza perché trovo che lo stile dell'autore sia fluido e privo di fronzoli, capace di penetrare il cuore del lettore più giovane.

Non avevo mai letto niente di suo ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dal tipo di penna e dalla capacità di esprimere concetti ed emozioni con poche semplici frasi, prive di quei fronzoli che potrebbero distogliere il lettore dal momento, rallentando così lo scorrere del romanzo.

Nulla da dire sulla copertina: meravigliosa.

E' bellissima e semplicissima nel suo insieme, una caratteristica non da poco perché la copertina è il primo mezzo attraverso il quale il libro si mostra a noi.

Il detto non giudicare un libro dalla copertina può essere applicato a qualsiasi cosa eccetto che ai libri.

Ricordo che da piccola, quando mi infilavo nella biblioteca delle scuole elementari e delle scuole medie, erano i titoli dei libri e le loro copertine ad attirarmi e a convincermi a leggere la trama.

Trovo quindi che, in questo caso, la copertina sia una caratteristica di vitale importanza al quale è stata dedicata la giusta cura e attenzione.


Concludo ringraziando la casa editrice per avermi inviato il libro e per la collaborazione.

Spero vivamente che possano essercene altre in futuro perché, nonostante questi romanzi siano rivolti a un pubblico giovane, io li leggo con molto piacere e me ne lascio stregare.






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