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La legge dei lupi - Leigh Bardugo

   Ti darei una corona se potessi. Ti mostrerei il mondo dalla prua di una nave. Sceglierei te, Zoya.

REVIEW PARTY:  La legge dei lupi - Leigh Bardugo

TITOLOLa legge dei lupi 

AUTRICE: Leigh Bardugo

TRAMAIl secondo volume della serie Grishaverse "Il re delle cicatrici". Anche in questo secondo e ultimo volume della dilogia ritroviamo tre dei personaggi più amati del GrishaVerse: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all'oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo.


RECENSIONE


Buongiorno readers!

Scrivendo questa recensione ho dovuto fermarmi e scrivere i saluti e questo commento iniziale prima.

Sono così euforica che stavo partendo in quarta con le mie impressioni senza prendermi il giusto tempo per ringraziare  la casa editrice per la copia e le ragazze per l'organizzazione del review party.


Se Il re delle cicatrici a tratti aveva rischiato di annoiarmi, La legge dei lupi ha fatto sì che questo non si ripetesse.

E... WOW.

Vorrei dire solo "wow" e chiudere questa pagina per la paura di dirvi troppo e rovinarvi la bellissima esperienza di lettura. Di spoiler è pieno il web e io me ne sono accuratamente tenuta alla larga in questi mesi, proprio perché nelle precedenti uscite qualcosina era sfuggito al popolo del web - vuoi come fan art o come reel.

La sola idea di spoilerarvi La legge dei lupi dovrebbe essere un crimine punibile con la morte!

Eppure io sono qui e ho avuto moto di leggere il libro in anteprima proprio per parlarvene, quindi iniziamo.

State tranquilli che non mi lascerò sfuggire niente di troppo, quindi leggete in tranquillità.

Come vi ho già detto non ho trovato punti morti - forse la mia sete di conoscenza e la voglia di portare a termina questa storia erano troppo forti perché incontrassero ostacoli.

Perfino Nina è diventata più piacevole da leggere, con mia enorme sorpresa. Zoya e Nikolai restano comunque i miei preferiti così come il loro filone.

Ho trovato l'intera storia più coinvolgente e più vera rispetto a quella de Il re delle cicatrici.

Il ruolo nostalgico ha giocato un grandissimo ruolo nella lettura del primo volume e forse, senza di esso, a metà circa l'avrei abbandonato.

La narrazione di Nina rallentava veramente tantissimo la storia, la spezzava a metà.

Nonostante abbia capito il motivo per cui dovevamo leggere anche di lei, l'ho trovato veramente fastidioso così pensato.

Tuttavia il problema non si è ripresentato in questo volume: vuoi perché la storia di Nina aveva ormai ingranato e il suo personaggio era cambiato così come il ritmo narrativo, vuoi per altri motivi che preferisco tenere per me.

Niente di nuovo da aggiungere sul sistema magico, forse l'unica cosa che ormai imputo alla Bardugo con enorme rammarico. E' davvero fastidioso vederla disfare leggi che aveva detto essere inviolabili al solo pretesto di trama.

Quello che abbiamo letto ne Il re delle cicatrici l'ho trovato assurdo. Gli esperienti della Bardugo non sono dei plot twist ma solo dei modi impacciati di tirare fuori qualcosa di nuovo in un mondo ben delineato ed è un peccato che abbia deciso di prendere questa rotta.

Il Grishaverse funzionava benissimo così com'era, senza la droga e tutte le altre assurdità che ha tirato fuori.


Consiglio il romanzo a chi, come me, è arrivato qui.
Anche a quei lettori che sono più risentiti di me per lo stravolgimento del sistema magico. Passateci sopra, concludete questa saga nel modo in cui va conclusa.

E' stato un bellissimo viaggio, il mio cuore è ricolmo di gioia e gratitudine.












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