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La canzone di Achille - Madeline Miller

 “Aveva davvero pensato che non lo avrei riconosciuto? Lo riconoscerei anche solo dal tocco, dal profumo, lo riconoscerei anche se fossi cieco, dal modo in cui respira, da come i suoi piedi sferzano la terra. Lo riconoscerei anche nella morte, anche alla fine del mondo.”

RECENSIONE: La canzone di Achille - Madeline Miller
⭐  5 stelle su 5

Tutti conosciamo la storia di Achille e in questo libro a narrare le vicende dell'eroe greco è Patroclo. La loro storia è una storia di amore, lealtà e amicizia. Quello che li unisce è un sentimento così forte da far quasi male, struggente e in grado di resistere perfino alla morte.

Il racconto copre un lasso di temporale di diciotto anni circa.

Achille ci viene mostrato come l'eroe greco per eccellenza, l'Aristos Achaion, il migliore tra i Greci, ma anche come un ragazzo molto solo la cui solitudine viene lenita solo dalla compagnia di Patroclo. Grandezza è sinonimo di solitudine, ma anche di infelicità, è questo il prezzo che gli Dei chiedono di pagare ai loro eroi. "Dimmi il nome di un eroe che è stato felice", chiede Achille a Patroclo, promettendo che lui sarà il primo, credendoci e ingannando la morte per diversi anni durante la guerra di Troia. Ad Achille non resta altro che prolungare il più possibile il suo tempo sulla terra, il suo tempo con Patroclo, perché nient'altro ha importanza.

Lo stile di Madeline Miller è unico, è capace di dar vita e sentimento a personaggi che tutti conosciamo ma solo superficialmente, come se li avessimo vissuti da sempre come delle splendide statue di marmo, immobili e fredde. Nel suo libro invece, questi personaggi sembrano prendere vita, animarsi ed irradiare calore. Diventano reali, umani. L'umanità di Achille è messa in risalto più della sua divinità.

Questo libro non ha nessun difetto per me. Dallo stile della scrittrice alla caratterizzazione dei personaggi... è perfetto sotto ogni punto di vista. Mi ha coinvolta completamente e lo consiglio a tutti voi.





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