Advertisement

Main Ad

L'ultima creatura. Regni distrutti - Erica Prontera

“Predatori e prede. E' un gioco antico quanto il mondo. Noi siamo predatori, amore, non dimenticarlo.”

REVIEW TOURL'ultima creatura. Regni distrutti - Erica Prontera

⭐ 5 stelle su 5


TITOLO: L'ultima creatura. Regni distrutti 

AUTRICE: Erica Prontera

TRAMA: Lenora ha sedici anni quando il suo mondo viene capovolto in maniera irreversibile: suo padre ha ottenuto un lavoro prestigioso a Monry ed entrambi sono costretti a trasferirsi al castello reale. Gli abitanti del luogo, però, si dimostreranno subito disgustati da lei, da quello che si nasconde all'interno del suo corpo. Lenora, infatti, non è un mutamorfo come tutti gli altri. L'essere che vive dentro di lei si nutre delle paure altrui, condizionando il suo modo di vivere. Inoltre, alcuni componenti della famiglia reale sono diabolici, senza scrupoli. Tra quelle mura si nascondono enormi segreti che verranno a galla e contro cui Lenora dovrà combattere. Non è l'unica a non trovare conforto in quel luogo: anche Jannik, un ragazzo che lavora al castello, prova la stessa sensazione. Quando si incontrano, lui sembra sempre sul punto di scappare. Nei suoi occhi chiari si nasconde un tormento che non può rivelare a nessuno. Neppure a Lenora. Sono ancora molte, infatti, le cose che lei non sa, come il vero motivo di quel trasferimento: lei. L'ultima creatura di una specie estinta.


RECENSIONE

Buongiorno lettori! 

Sono felicissima di potervi presentare nel giorno della sua uscita, uno dei libri che ho aspettato sin dal suo annuncio: L’ultima creatura di Erica Prontera, edito da Elpìs Editrice.


La prima cosa che ho pensato è che si tratta di un fantasy come pochi.

Il world building è pazzesco, moderno e antico si mescolano tra di loro in perfetta armonia, creando un’ambientazione veramente unica e che ti fa desiderare di scoprire sempre di più su questo meraviglioso mondo.

Leggerei un manuale intero, se mai l’autrice lo scrivesse. Sono avida di informazioni sui mondi che ha costruito, su quelli che ha distrutto e su quelli che ancora resistono. Voglio saperne di più sulle creature che li abitano, sulle loro caratteristiche, sulla loro storia. Voglio sapere.

Ciò che ha scritto non mi basta, ne voglio ancora e ancora e ancora.

L’epoca non è specificata, ma non è importante.

Ci sono palazzi e gerarchie che richiamano i fantasy di stampo medievale, ma anche vestiti e oggetti che abbiamo anche noi oggi, connotandosi quindi nel fantasy moderno.

Questo contrasto, come ho già detto, non stona affatto durante la lettura.

Si sente forte il nuovo che si scontra con l’antico, amalgamandosi in modo perfetto.


L’idea dei mutamorfi mi è piaciuta un sacco, così come le informazioni graduali che ci vengono date sul loro conto e soprattutto su quello di Lenora. 

Lenora che è un mutamorfo così particolare che bisogna temerla. Lenora che teme se stessa e ciò che può fare.

Si considera un mostro, anche se io me la sono sempre immaginata come una bellissima creatura. Non le ho creduto quando diceva di essere orribile, quando voleva nascondersi, anche ai miei occhi di lettrice.

Più lei si denigrava più a me sembrava di vederla in tutto il suo splendore, con i suoi occhi violetti, le squame e i capelli argentati le cui punte si tingono quanto si sente in imbarazzo, mostrando i suoi sentimenti.

Questa caratteristica l’ho trovata una cosa tremendamente genuina, che nonostante sia solo un aspetto fisico di Lenora, ci mostra la spontaneità del suo essere.


Se non le ho creduto quando si considerava orribile, le ho creduto quando diceva di essere in grado di far del male a chi le stava attorno, se mai avesse perso il controllo.

Innegabile che il suo io interiore riesca ad incutere paura.

Nonostante Lenora sia una giovane adorabile e dolce, l’altra parte di lei è terrificante, un predatore in attesa di essere liberato quando la ragazza rischia di perdere il controllo, preda delle emozioni. Rabbia, paura, tristezza.


I personaggi sono tutti molto giovani e la loro ingenuità traspare in modo del tutto naturale e autentico. Nonostante le difficoltà che hanno vissuto nel corso della loro vita, sono ancora dei ragazzi che stanno muovendo i loro primi passi nel mondo, che stanno facendo le loro prime esperienze e che quindi devono ancora farsi un proprio bagaglio.

Non sono riuscita quindi a trovare la freschezza e la dolcezza di questi personaggi, la loro bontà innata ed il loro modo d’agire, fuori contesto o poco reale.

Tutto ciò che fanno e pensano, è perfettamente in linea con la loro storia ed età.


La storia d’amore è fresca e genuina come i personaggi del libro.

La componente romance è chiara sin da subito, facile da amare proprio come è facile temere per come andrà a finire.

Giunta al sessanta per cento della lettura ho iniziato seriamente ad aspettarmi le cose peggiori.

Personalmente amo le componenti romantiche nei libri, sebbene quelle un po’ più mature, ma i primi approcci di Lenora all’amore e la sua affinità con Jannik mi hanno stregata sin dal principio.

Sono stati una boccata d’aria fresca in una giornata afosa, un tuffo in un lago cristallino al chiaro di luna.


Nonostante questo, non mancano toni cupi all'interno della storia. Non mancano crudeltà e orrore compiuti da Elras, il re di Monry e padre dell'erede al trono.

L'autrice riesce bene a farcelo odiare, a farci odiare le cose terribili che ha compiuto e che continua a compiere. Specialmente ciò che fa ai suoi figli.


Inutile dire che ho amato ogni cosa di questo libro, dai personaggi principali al mondo che ci viene mostrato, alle creature che ne fanno parte, al connubio e al forte contrasto tra passato e presente ma ci tengo a dire che Milizia e Brawn si sono radicati nel mio cuore dalla prima volta che ho letto di loro.

Avevo bisogno di un piccolo spazio per parlare di loro, perché se lo meritano. Complimenti all’autrice per avermi fatta affezionare ad un ologramma volante - io che non amo nemmeno troppo i gatti - perché è facile far amare o odiare i personaggi principali, riuscire a caratterizzare anche i secondi fino al punto da farteli amare alla follia, non è invece cosa altrettanto facile.

Brawn e Milizia sono due personaggi fantastici, che scoprirete nel corso della lettura e che - ne sono certa - imparerete ad amare proprio come amo io.


Ultimo ma non meno importante, ho trovato splendido anche l'aspetto grafico del libro.

Non solo la copertina, che è veramente ben fatta nei minimi dettagli, ma anche il suo interno. Si vede che è molto curato e risulta tremendamente gradevole alla vista e alla lettura.


Trovo sempre una grande difficoltà nel parlare dei libri che ho amato, perché mi sempre di non riuscire a render loro giustizia, ed ho paura di dire troppo rovinandovi la bellissima esperienza di scoprire il libro pagina dopo pagina.


Concludo dicendo che L’ultima creatura mi ha fatta sentire davvero bene, quando ero troppo stanca anche solo per pensare, quando non riuscivo a dormire, quando invece avevo sonno ma non riuscivo a smettere di leggere.

Il potere di questo libro - come quello di ogni buon libro - è immenso, spero che anche voi decidiate di leggerlo e che proviate le stesse sensazioni ed emozioni che ho provato io.


Ringrazio Elpìs, di nuovo e per sempre, anche se dire grazie per questi fantastici libri che ha deciso portarci a inizio anno non sembra abbastanza.


E grazie all’autrice, che ha sempre curato l’organizzazione dei review tour ai quali ho preso parte, per conto della casa editrice, e che questa volta ha potuto curare il review tour per la sua creatura, non l’ultima nel suo caso.

Sono davvero felice che tu possa tenere il suo libro tra le mani. Hai fatto un lavoro immenso e magnifico, hai creato un mondo senza tempo, dei personaggi che porterò sempre con me e che ora sono parte del mio mondo.











Posta un commento

0 Commenti