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Liwaria. La spada di diamante blu - Giada Abbiati

  «Una falsa profezia distrugge la sua vita. Una spada di diamante blu rappresenta il suo riscatto.»

BLOGTOUR: Liwaria. La spada di diamante blu - Giada Abbiati

TITOLOLiwaria. La spada di diamante blu

AUTRICEGiada Abbiati

TRAMA«Ricorda che su di te grava il peso più grande. Ogni qual volta non ci sarai, ogni qual volta non sarai disposta a sacrificare qualcosa, ogni qual volta la tua volontà vaciller mià una parte di Liwaria morirà. E un giorno, in questo ciclo vizioso, in quel destino nefasto finiranno anche coloro per i quali daresti la vita.»


Hilya è una mezzosangue e per le leggi di Liwaria non dovrebbe esistere, ma a renderla la minaccia principale del continente è una profezia: sarà lei a risvegliare i Senzaluce che un secolo prima hanno devastato Liwaria.


Sedici anni dopo la sua fuga, la spada di diamante blu lasciata da sua madre segna l'inizio del suo viaggio per guadagnarsi il riscatto. Quello che non sa è cosa si cela davvero dietro la spada: può essere lei la salvatrice del continente, ma vuole diventarlo davvero? In un mondo in cui la manipolazione ha distrutto non solo Liwaria ma anche la sua vita, Hilya sarà costretta a percorrere la strada del riscatto per dimostrare che né profezie né dei possono determinare chi è l’eroe e chi il carnefice. E soprattutto, che da sola non può compiere un viaggio da cui dipende il destino di Liwaria tutta.


Liwaria - La spada di diamante blu è il primo volume di una saga high fantasy new adult. Il libro giusto se ami un worldbuilding vasto e curato, intrighi dal passato, poteri distruttivi, creature fantastiche e una protagonista che si discosta dai canoni dell’eroina spavalda disposta a tutto.


RECENSIONE


Buongiorno Midnighters!
Sono stata un po' assente in questo periodo, ma torno oggi con la recensione di Liwaria - La spada di diamante blu di Giada Abbiati.
Si tratta di un high fantasy, uno dei più puri del suo genere.
Spesso il termine viene usato impropriamente da alcuni autori ma non è questo il caso. Liwaria calza alla perfezione il genere letterario al quale appartiene.
Ma adesso iniziamo a parlare del libro, della storia, dei personaggi e dello stile di Giada.
Ammetto che all'inizio ho fatto un po' di fatica a destreggiarmi tra i vari luoghi e personaggi.
I PoV narranti - scritti in terza persona ma che comunque portavano il focus delle vicende verso un determinato personaggio - mi hanno leggermente spaesata ma superato il prologo e i primi capitoli ho trovato molto facile orientarmi all'interno della storia, lasciandomi completamente assorbire da Liwaria e dal suo fantastico worldbuilding.
Leggere di Hilya e della sua terra mi ha fatto respirare le atmosfere di quei libri o videogiochi a tema che ho letto e giocato tanti anni fa.
Giada è riuscita a rendere vivido il mondo di Liwaria, mostrandoci le sue sfaccettature e peculiarità, dandoci però la certezza di non aver ancora letto tutto.
Questo non ci lascia con dubbi o domande irrisolte, ma semplicemente con la voglia di continuare il nostro viaggio all'interno di Liwaria - in attesa del secondo volume.
Il suo stile di scritture è senza dubbio accattivante. Ci sono stati giusto un paio di termini che mi sono sembrati un po' troppo aulici, ma che sicuramente calzano perfettamente con il genere del romanzo.
Il suo modo di scrivere è molto introspettivo, descrittivo e assolutamente in grado di conquistare il lettore. Le pagine e i capitoli hanno iniziato a scorrere sotto le mie dita come acqua corrente.
Di un'altra cosa volevo parlare: è ben pensato il metodo per lo scorrere del tempo.
E' sempre difficile, all'interno di un fantasy, riuscire a dare la giusta connotazione temporale agli eventi.
Giada ha fatto sicuramente un lavoro magistrale, pianificando nel minimo dettaglio tutta la timeline di Liwaria.
Ho appreso solo in un secondo momento quanto approfonditamente si fosse preparata, ma posso dire che questo l'avevo già percepito leggendolo. Si vede che niente è lasciato al caso, sia per quanto riguarda la storia che lo svolgersi degli eventi.
Liwaria è un libro che ha avuto tanti anni di lavorazione e questo l'ha portato ad essere un ottimo prodotto.
I personaggi sono stati ben costruiti, umani con i loro difetti ed i loro pregi.
Non abbiamo a che fare con personaggi piatti o privi di personalità, fatti con lo stampino e indistinguibili gli uni dagli altri.
Li ho sentiti vivi e presenti, ho sofferto e sorriso con loro. Alcuni li ho amati altri li ho detestati, ma nessuno di loro mi ha lasciata indifferente.
Hilya ed Helcar mi sono piaciuti tantissimo.
Sono due personaggi davvero ben caratterizzati e che mi ricordano un po' Ciri e Geralt, pur restando molto diversi da questi due.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla componente romance del libro.
Lo sapete che, per me, un fantasy deve assolutamente avere una componente romantica.
So benissimo che non è un aspetto fondamentale ai fini di una bella storia, ma a me piace poter fangirlare su coppie, ipotetiche coppie e triangoli.
E Giada mi ha regalato una signora romance.
Sebbene non sia il fulcro della storia mi ha veramente emozionata e mi ha spinta, molto spesso, a fantasticare al riguardo.
Non voglio spoilerarvi rischiando di dire troppo o fare nomi, ma sappiate se come me amate le romance, questo libro vi soddisferà. Senza contare che ci sono anche certe vibrazioni nell'aria, che riguardano quello che potrebbe essere un triangolo con i fiocchi.
Mi è piaciuto molto che alla fine di ogni capitolo ci fosse una specie di extra del mondo di Liwaria. Poche righe ma chiare, che ci svelano un approfondimento, un evento o una nozione succosa - proprio come fossero delle pagine di un'antologia.
In conclusione Liwaria è un high fantasy che gli amanti del genere non potranno che divorare.
Non credo si presti per un primo approccio né a coloro che non amano il fantasy come genere e non lo dico per sminuire il libro, ma perché chi non ama il fantasy non potrà mai apprezzarne un libro che ne incarna così bene le caratteristiche e che me, proprio per questo, mi ha completamente conquistata.
Adesso non ci resta che aspettare il secondo volume.








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