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Corvi d'estate: Attento a non scottarti le piume - AA. VV.

“Provate a circondarvi di piume e a iniziare questa raccolta come se fosse un viaggio nel vostro inconscio e, come meta finale, raggiungere le vostre più nascoste paure. Sarete pronti a lasciarvi andare?”

REVIEW PARTY:  Corvi d'estate: Attento a non scottarti le piume - AA. VV.


TITOLO: Corvi d'estate: Attento a non scottarti le piume

AUTRICEAA. VV.

TRAMAUna raccolta di racconti horror, weird e dark fantasy dei nostri corvi autori per accompagnare il vostro riposo estivo sperando che sia colmo di inquietudine e terrore letterario. Storie diverse tra loro ma con lo stesso filo conduttore: il bisogno di popolare i vostri sogni di mostri pronti a influenzare la vostra immaginazione.


RECENSIONE


Buongiorno readers!

Torno oggi con una recensione un po' fuori dalle mie righe ma non potevo farmela scappare!

Sapete che non sono una tipa propriamente coraggiosa e che, quindi, i racconti dell'orrore non rientrano nella mia comfort zone - stanno proprio in un altro continente, rispetto alla mia comfort zone, ecco.

Tuttavia ho voluto provare a gettarmi tra le pagine dei racconti dei corvi della Dark Abyss e ho commesso l'errore di leggerli di notte.

Sono una preda facile del terrore, lo ammetto, però queste storie fanno il loro dovere tanto che ho dovuto smettere di leggere al buio e continuarle sotto la luce del sole - tanto per essere sicuri.


Le voci narranti di questi racconti sono gli autori della Dark Abyss che conosciamo e dei quali, negli ultimi mesi, ho recensito alcuni libri.

Tre racconti, in particolare, mi sono rimasti impressi più di altri, nonostante siano tutti un bellissimo - cioè, bellissimo sì, ma più che altro terrificante - viaggio nelle nostre paure più profonde.


A spingermi a leggere questa raccolta è stato Tutto nella mia testa, scritto da Lisa Bilotti.

Lisa è l'autrice de Il sangue della veggente e io ero molto curiosa vederla destreggiarsi con orrori notturni. So che è molto brava a far paura e quindi non ho saputo resistere.

Il sangue della veggente è un dark fantasy ambientato nella preistoria ed è stato molto bello scoprire il suo stile fuori da questo contesto.

Inutile dire che Lisa, dove la metti, riesce sempre a scrivere cose capaci di incantarmi - e terrorizzarmi.

Ci racconta infatti di un ipotetico futuro su un altro pianeta e degli orrori che si aggirano la notte. Un mix, già questo, che anima i miei pensieri più terribili e mi spingere ad accendere la lucina in fondo al letto.

Ho sentito un po' di vibes alla Pitch Black, uno dei film che mi sono piaciuti di più.

A stuzzicare la mia curiosità devo per forza citare Changeling di Morgana de Lioncourt.

Da amante del Mondo Nascosto il titolo mi ha spinta a leggerlo bruciando le tappe - non ho resistito, è stata la mia seconda lettura.

Il suo racconto ricalca la leggenda dei bambini scambiati e ne trasmette tutto l'orrore.

Le fate, a differenza di come ormai siamo abituate a vederle, sono creature molto dispettose e crudeli e ho adorato che Morgana mettesse in risalto questo loro aspetto, ormai del tutto trascurato.

Durante la lettura mi sono sentita come la prima volta che ho letto il Regno segreto di Robert Kirk.

E' stato bellissimo e il racconto è finito troppo presto. Ti prego, scrivi di fate per me, grazie!

Ultimo, ma non ultimo, Quel grido nel buio di Alessia Piemonte conferma quello che avevo riscontrato durante la lettura di Drepanum. Torniamo a Trapani e sentiamo di nuovo l'attaccamento a questa terra.

Alessia ha un bello stile, molto scorrevole e fluido. Devo ammettere che secondo me ha una predisposizione naturale per il thriller, anche se sono sicura che - come per Lisa - qualsiasi genere risalterebbe tra le sue mani.

Quel grido nel buio è stato un racconto molto sentito che, con mio enorme terrore, è ispirato a fatti realmente accaduti. Non ho potuto che provare un brivido alla fine del racconto.

Volete farmi morire di paura, dite la verità!


Per quanto breve siano questi racconti e tutti gli altri, lo stile dei corvi è impeccabile e ognuno di loro conferma la propria identità pur ponendosi fuori dai loro consueti schermi.

Ognuno dei racconti letti potrebbe benissimo diventare un libro corposo e invitante da leggere.

Personalmente ho preferito quelli conditi con un pizzico di fantastico, senza nulla togliere agli altri, ma qui si tratta di una considerazione prettamente soggettiva.


In conclusione devo dire che i racconti dei corvi sono un salto nell'abisso più profondo, un tuffo nelle paure primordiali.

E, questi corvetti, tra gli orrori ci sguazzano a proprio agio.

Bellissima l'idea della Dark Abyss di pubblicare questi racconti, mossa perfetta soprattutto d'estate, dove magari il lettore predilige storie brevi da leggere.

Carinissima l'idea della copertina, molto ilare nonostante il contenuto terrificante del libricino.

Lo consiglio a tutti gli amanti dei racconti e dell'orrore, ma anche a chi, come me non è troppo abituati all'horror. Questi racconti rappresentano un piccolo passo verso un mondo orrorifico che si fa leggere sotto l'ombrellone.


Speriamo, però, di non fare la fine del povero corvetto in copertina - anche se, con questo caldo, sembra proprio inevitabile!




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