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Promesse vane - Lexi Ryan

 REVIEW PARTY:  Promesse vane - Lexi Ryan


TITOLO: Promesse vane

AUTRICE: Lexi Ryan

TRAMAPotrei godermi l'oscurità, ma non sprecherò il mio tempo. Queste ore appartengono a spie e ladri. Appartengono a me. Se c'è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti. Accedere al palazzo dorato è un'impresa tutt'altro che semplice, però, tanto che l'unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l'aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà. E quindi il proprio cuore.


RECENSIONE

Buongiorno a tutti readers!

Oggi vorrei parlarvi di un libro che aspettavo da tanto: Promesse vane di Lexi Ryan edito Mondadori.

L'ho visto nella sua veste in lingua originale e mi sembrava davvero una bella storia, dal grande potenziale.

Capirete l'entusiasmo quando ho avuto la possibilità di partecipare al review party per l'uscita italiana.

Purtroppo il romanzo non era come mi aspettavo.

La storia accattivante e la copertina curata erano solo specchietti per le allodole.

Proprio quando si dice di non giudicare un libro dalla copertina!

Iniziamo...

Promesse vane è chiaramente un retelling di Cenerentola.

Ne avevamo bisogno? Certo che no.

Ultimamente sto leggendo retelling di ogni cosa che tolgono un po' di pathos a una storia che potrebbe avere del potenziale se solo l'autrice avesse sviluppato qualche elemento originale in più.

Tuttavia della favola di Cenerentola ha solo le basi: ragazza orfana viene cresciuta da una zia cattiva e le sue figlie per poi diventare "principessa".

L'inizio non è stato male, sembrava quasi un libro che mi sarei divorata dal giorno alla sera.

I Fae sono il motivo per cui ho deciso di leggere il romanzo e sono stati l'elemento principale che mi ha fatto storcere il naso.

La divisione del mondo Fae è piuttosto basilare: Fae delle ombre (Unseelie) e Fae della luce (Seelie). Come plus abbiamo i Fae selvaggi, dei quali abbiamo visto poco in questo volume (ma scopriremo Misha nel prossimo).

Dall'autrice avrei preferito qualche approfondimento più del: "I Fae sono tutti cattivi, quelli della luce un po' meno - o forse quelli delle ombre un po' meno".

Senza contare che si vede chiaramente che l'autrice ha letto Sarah J. Maas.

Nonostante io non sia del club "Fae = Maas" (perché non ne detiene il monopolio, diciamocelo chiaro e tondo che esistevano storie molto valide PRIMA e che ne esistono di molto valide DOPO di lei) qui ho ritrovato alcune dinamiche e frasi a dir poco identiche: l'esprimere desideri alle stelle, l'avere speranze, il principe oscuro che sembra il cattivo ma che in verità che compie sacrifici immani per la sua gente.

Tuttavia sembra che, piuttosto che negare la somiglianza, questa venga usata come trampolino di lancio per la storia. Della serie "Se avete amato La corte di rose e spine amerete anche Promesse vane".

E invece no.

La cosa mi lascia a dir poco perplessa perché va bene che i Fae sono ormai ovunque ma Lexi Ryan ha attinto veramente tanto da quello che è ormai un fenomeno editoriale firmato Maas.

Una componente fortissima, all'interno del romanzo, è il triangolo d'amore che Brie non si merita.

Nonostante sia una cosa vista e rivista amo che la protagonista debba scegliere tra due personaggi agli antipodi.

Peccato anche non esista una vera e propria "scelta". Brie è a dir poco prevedibile, così tanto che le sue scelte ci vengono mostrate come shoccanti quando, in verità, tutti ci aspettavamo le sue azioni: Brie farà sempre la cosa sbagliata. 

Anche qui è stato tutto molto scontato. 

La cosa che più mi ha spaventata è stato il fatto di leggere delle emozioni dei personaggi e non provarle. Non provavo niente, solo rabbia per Brie e Ronan perché sono due personaggi costruiti proprio male. Non si tratta di simpatia o antipatia. Ho amato personaggi che trovavo insopportabili proprio in virtù della loro splendida caratterizzazione.

Finn mi sembra l'unico personaggio ben costruito, che comunque muta e si fa scoprire gradualmente. Rimane un mistero come Brie riesca ad accaparrarsi il suo interesse.

Lei e Ronan - Bash - rimangono gli stessi dall'inizio alla fine del romanzo, non c'è un'evoluzione, niente di niente.

Ho trovato lo stile molto semplice e incapace di arrivare al cuore del lettore - o almeno al mio.

Alcune volte mi sono chiesta se per caso il world builing fosse andato perso da qualche parte.

E' un vero peccato che, nonostante la bella mappa interna, sia stato così poco curato.

Come posso concludere?
Questa recensione esprime il mio rammarico perché, davvero, avevo altissime aspettative che sono state disilluse.

Promesse Vane veste i panni di una fan fiction sbrigativa.

Zero introspezione dei personaggi: solo Brie e le sue pare, che ripete all'infinito. Nessuna descrizione del mondo: i paesaggi vengono definiti spesso "bellissimi" oppure "incantevoli" o "suggestivi" ma non ci viene mai mostrato perché lo sono.

Brie si definisce forte e indipendente quando è una sottona che passa metà libro svenuta e l'altra metà in braccio ai due principi Fae.

Dico sul serio... sviene e si risveglia a ogni capitolo ed è un po' frustrante vedere sempre questo escamotage narrativo per fare i time skip.

Tutti i vari plot twist sono stati super prevedibili.

Unica nota di merito? Finn e la scorrevolezza del testo - probabilmente anche la sua brevità.

Nonostante la leggerezza che mi ha regalato e gli scleri, Promesse vane mi ha delusa un sacco non tanto per la storia quanto per come l'autrice ce l'ha presentata e l'ha trattata.

Più avanti vi parlerò anche del secondo volume della serie.


Intanto ringrazio la casa editrice per la copia e le mie colleghe di review party.









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