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Poster Girl - Veronica Roth

 REVIEW PARTY:  Poster Girl - Veronica Roth


TITOLOPoster Girl

AUTRICE: Veronica Roth

TRAMASonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell'Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze.


Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell'Apertura. Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare.


A più di dieci anni dal suo esordio con Divergent, Veronica Roth torna alla distopia con un mystery che esplora il ruolo sempre più pervasivo della tecnologia nella nostra società.


RECENSIONE


Buongiorno a tutti.

E' con enorme piacere che oggi voglio parlarvi della nuova uscita di Veronica Roth: sto parlando di Poster Girl edito Mondadori.

Si tratta di un libro che aspettavo di popter leggere con molto entusiasmo. Sapete che amo il genere distopico e ci sono davvero poche storie su questo genere.

Tutti conosciamo la Roth per la saga di Divergent, che ci sia piaciuta o meno sono sicura che l'abbiamo letta tutti.

La distopia è sicuramente il pane quotidiano dell'autrice ma qui abbiamo tra le mani un prodotto più maturo.

Mi aspettavo una sorta di young adult che calcasse l'onda del successo della saga di Tris e Quattro e invece sono stata piacevolmente smentita.

Sicuramente, Poster Girl, sarà un libro che avrà meno successo ma che io vedo cavalcare l'onda de Il racconto dell'Ancella e Le impure

Con questo non voglio dire che sia una sorta di copia di questi due romanzi, tutt'altro.

Poster Girl è originale e ti trasporta in un mondo vicino al nostro che quasi sembra di poterlo toccare con mano. 

Mi ha trasmesso delle bellissime vibes di questo mondo in decadenza, di una promessa infranta, con personaggi e storie pennellate di grigio perché il mondo non si divide solo tra buoni e cattivi.

Ci sono persone buone che fanno cose cattive e persone cattive che fanno cose buone.

Lo stile di scrittura è impeccabile. Neanche a dirlo la Roth ha fatto un lavoro eccellente.

Non amo la terza persona al presente come scelta narrativa ma qui riesco a comprenderla.

C'è una sorta di distanza tra il lettore e Sonya, la protagonista. Non credo che questa distanza sia una mancanza dell'autrice, perché io sentivo tutto ciò che sentiva Sonya. Riusciva a trasmettermi le sue emozioni e la sua arrendevolezza, il suo essere costretta in una routine senza fine e relegata a presente incastrato tra un passato che non è stato e un futuro che non sarà.

Tuttavia Sonya è anche una persona distante, che si lascia scoprire poco a poco. 

E' la bella ragazza della Delegazione ritratta nei poster di propaganda. Ma sotto il manifesto cosa si cela?

La scelta narrativa della Roth è stata quindi azzeccata e, secondo me, anche ben progettata per trasmetterti questa sensazione. Stiamo guardando Sonya come guarderemo un personaggio pubblico, vicino a noi ma senza mai conoscerla davvero.

Inutile dire che ho amato questo libro e che ne sono rimasta sorpresa.

Lo consiglio a tutti gli amanti del genere distopico ma ci tengo a precisa che non ci si deve aspettare un libro simile a Divergent.

Scordatevi di questa saga e prendere questo volume come se fosse scritto da un'altra autrice perché è questa la sensazione che ho avuto.


Colgo l'occasione per ringraziare la casa editrice, non solo per averci permesso di organizzare questo review party ma anche perché ha portato un libro che mi ha fatto provare di nuovo le vibes de Le impure.

Qui sotto vi lascio il banner dell'evento. Se volete leggere le recensioni delle mie colleghe potete trovarle sui seguenti blog:






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